Teatro Civico al completo, sabato 22 giugno (festa di Santa Cecilia, Patrona dei Musicisti), per l’inaugurazione della XXVIII Edizione del Viotti Festival, la Stagione concertistica della Città di Vercelli, a cura della Camerata Ducale.
Serata inaugurale che quest’anno è stata pervasa da emozioni ancora più vive, oltre quelle che hanno saputo suscitare i musicisti diretti da Guido Rimonda e, tra questi, soprattutto quella talentuosa violinista che è ormai più di una promessa, la giovanissima Giulia Rimonda, la cui fama ha da tempo superato i confini nazionali.
Serata delle emozioni e dalla memoria: unanime l’apprezzamento per l’iniziativa di dedicare questo momento così importante per la promozione della cultura e per la crescita della città a chi ha lavorato una vita intera convinto che Vercelli potesse essere un’opportunità per tanti uomini e donne di buona volontà: Graziano Bordonaro.
L’Imprenditore che arrivò a Vercelli all’età di 17 anni
ed incominciò a lavorare senza risparmiarsi, con ottimismo, con l’umiltà di accettare anche i momenti più difficili e dolorosi della vita, senza smarrire il senso del futuro.
Un’iniziativa che, così, trova a sua volta, nella memoria, tracce di futuro persuasive anche per noi: non ha futuro – e resta solo carico di passato – chi non sa fare memoria della propria storia.
Sentimenti che affiorano ascoltando le testimonianze di Cristina Canziani, direttore artistico del Viotti Festival, del Sindaco di Vercelli e amico da sempre di Graziano, della sua famiglia, Roberto Scheda e della figlia Ilaria Bordonaro.
Li ascoltiamo nel nostro video, poi due battute che danno il via al Viotti Festival 2025 – 2026.
Buona visione e buon ascolto.




























