EDUCAZIONE SENTIMENTALE A SCUOLA - Paonessa e Verzella (PD): “Non ideologia, ma buonsenso e lungimiranza”

Le due Consigliere ricordano come la cronaca, purtroppo, continui a restituire un quadro drammatico

Scuola e Università

24/10/2025

PiemonteOggi, Regione Piemonte

«Abbiamo presentato in Consiglio regionale un ordine del giorno per chiedere alla Giunta di rilanciare i progetti di educazione sentimentale nelle scuole piemontesi, di ogni ordine e grado – dichiarano le Consigliere regionali del Partito Democratico Simona Paonessa ed Emanuela Verzella -. Non si tratta di una battaglia di parte, ma di un investimento di civiltà: educare al rispetto, all’affettività, alla parità e alla consapevolezza è l’unico modo per prevenire discriminazioni, abusi e violenze di genere».

Le due Consigliere ricordano come la cronaca, purtroppo, continui a restituire un quadro drammatico: decine di donne uccise ogni anno in Italia, adolescenti coinvolti in episodi di bullismo e violenza, relazioni sempre più segnate da fragilità emotive e mancanza di rispetto reciproco. «Sono segnali che non possiamo ignorare – proseguono –. La prevenzione passa prima di tutto dall’educazione, e quindi dalla scuola. È lì che si formano i cittadini del domani».

Proprio per questo, Paonessa e Verzella criticano con fermezza la recente proposta del ministro Valditara, che mira a limitare o escludere dalle scuole attività educative legate alla sessualità e all’affettività.

«Un grande passo indietro – osservano –. Mentre in molti Paesi europei l’educazione sessuale è materia obbligatoria da decenni – in Svezia addirittura dal 1955 – l’Italia continua a considerarla un tabù. Siamo infatti uno dei soli sette Paesi in Europa dove non è prevista in modo sistematico».

Le Consigliere concludono ricordando che l’educazione sentimentale non è solo una questione scolastica, ma una responsabilità collettiva. «Per questo chiediamo anche di potenziare consultori, sportelli per l’adolescenza e centri antiviolenza, in modo che possano accompagnare con professionalità studenti e insegnanti in percorsi di formazione e ascolto. Costruire un futuro più rispettoso e consapevole non è un tema politico, ma un dovere verso le nuove generazioni. Serve buonsenso, visione e la capacità di guardare lontano».