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LE TRUFFE ON LINE NON SI FERMANO - Il caso della famiglia vercellese e un problema da 206 miliardi di dollari

Quello che doveva essere il preludio a una serena vacanza si è trasformato in un incubo per una famiglia di Vercelli, caduta vittima di una truffa online ben orchestrata. L’episodio, di cui abbiamo parlato in questo articolo, ha avuto inizio con una prenotazione effettuata sulla nota piattaforma Booking per una villa apparentemente da sogno a Tunisi.

Allettati dall’annuncio, i membri della famiglia hanno proceduto con il pagamento anticipato della somma richiesta, convinti di essersi assicurati un soggiorno piacevole. La realtà, purtroppo, si è rivelata drammaticamente diversa al loro arrivo in Tunisia, quando hanno scoperto che l’immobile non solo non era disponibile per l’affitto, ma era addirittura in vendita.

I truffatori avevano agito con astuzia, utilizzando le fotografie di un legittimo annuncio immobiliare per costruire da zero un’inserzione fittizia e trarre in inganno gli ignari turisti. Una volta compreso di essere stati raggirati, alla famiglia non è rimasto altro da fare che rivolgersi alle autorità, formalizzando una denuncia presso gli uffici della Polizia postale di Vercelli.

Questo avvenimento, tuttavia, non deve essere archiviato come un semplice caso di cronaca, ma deve spingere a una riflessione più profonda su un fenomeno che assume contorni sempre più preoccupanti. Il mondo online, infatti, si conferma un terreno estremamente fertile per attività fraudolente che colpiscono trasversalmente persone e aziende in innumerevoli settori.

Il caso della famiglia vercellese è solo la punta di un iceberg la cui reale dimensione è descritta da dati allarmanti. Secondo un’analisi di Juniper Research, il costo globale delle frodi legate ai pagamenti online è destinato a raggiungere la cifra impressionante di 206 miliardi di dollari entro il 2025. Le proiezioni indicano inoltre che le perdite complessive per le aziende a causa di queste attività illecite supereranno i 343 miliardi di dollari nel quinquennio che va dal 2023 al 2027.

La pandemia ha giocato un ruolo di acceleratore in questo scenario, determinando un aumento del 20% del valore totale delle transazioni e-commerce e, di conseguenza, ampliando a dismisura il campo d’azione per i criminali digitali. Le tecniche utilizzate diventano sempre più sofisticate, andando oltre la semplice clonazione di un annuncio.

Si assiste infatti a una crescita esponenziale di frodi basate, ad esempio, sull’identità sintetica, un metodo con cui i truffatori combinano informazioni reali e fittizie per creare nuove identità fasulle con cui aprire conti e richiedere crediti. Si stima che solo questa tipologia di frode genererà perdite per 14 miliardi di dollari entro il 2025.

Di fronte a un simile scenario, la consapevolezza e la prudenza da parte dell’utente finale diventano la prima e più importante linea di difesa. È fondamentale comprendere che ogni transazione economica online, indipendentemente dalla sua natura, richiede un approccio vigile. La verifica attenta dei sistemi di pagamento e la scelta di piattaforme certificate diventano quindi un passaggio fondamentale per chiunque non voglia correre rischi.

L’adozione di buone pratiche di sicurezza è essenziale.

A questo proposito, i consigli forniti dalla Questura in seguito a episodi come quello della famiglia di Vercelli sono sempre validi.

Che si tratti di prenotare una vacanza, fare acquisti su un sito di e-commerce o intrattenersi su un casinò on line verificare i metodi di pagamento

Se il sito non adotta sistemi sicuri e protocolli aggiornati, la cosa migliore è chiuderlo immediatamente.

Contemporaneamente bisogna diffidare da tutte quelle offerte che sembrano troppo belle per essere vere, esaminare con occhio critico le fotografie e le recensioni, e, se possibile, cercare di stabilire un contatto diretto con i proprietari o i gestori prima di effettuare qualsiasi pagamento.

Parallelamente, il settore tecnologico sta lavorando per sviluppare contromisure sempre più efficaci. L’impiego di soluzioni basate su machine learning e intelligenza artificiale consente di analizzare in tempo reale enormi volumi di dati per identificare pattern sospetti e bloccare le transazioni fraudolente prima che vengano completate.

Anche l’adozione di sistemi di autenticazione biometrica, come il riconoscimento facciale o delle impronte digitali, sta diventando uno standard per garantire un livello di sicurezza superiore. La battaglia contro le frodi online è complessa e si combatte su più fronti, ma parte sempre da un presupposto irrinunciabile: l’educazione digitale e una costante vigilanza da parte di ogni utente.

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