Ripartono le stagioni teatrali dei Comuni della Regione, organizzate da Piemonte dal Vivo insieme alle amministrazioni locali.
Prosa, danza, musica dal vivo, circo contemporaneo e proposte per famiglie si intrecciano sui numerosi palcoscenici del Piemonte, raggiungendo capillarmente capoluoghi e piccoli borghi.
A ottobre in calendario i primi appuntamenti che ci accompagneranno fino a maggio.
La nuova immagine coordinata per le stagioni 25/26 è uno scatto firmato da Stefano Mazzotta. Un uomo guarda il cielo: una sedia vuota invita a sedersi e aspettare. L’arte è lì, compagna e amica che non mostra, ma spinge a cercare dentro e oltre.
Domenica 26 ottobre si alza il sipario del Teatro Civico di Vercelli con Le Olimpiadi del 1936, spettacolo fuori abbonamento che vede protagonista Federico Buffa, accompagnato da Alessandro Nidi al pianoforte e Nadio Marenco alla fisarmonica. Un racconto teatrale avvincente che intreccia sport, politica e destino, in uno dei momenti più controversi del Novecento. Buffa rievoca storie di atleti e scelte personali sullo sfondo di un’Olimpiade intrisa di tensione, ideologia e resistenza.
La stagione di Vercelli si distingue per l’accessibilità, con spettacoli audiodescritti grazie al progetto Teatro No Limits e per l’attenzione al contemporaneo con We Speak Dance, la rassegna dedicata alla danza.
Mercoledì 15 ottobre, l’Officina Anacoleti inaugura la stagione con Giulietta e Romeo, una riscrittura firmata Lombardi/Tiezzi, interpretata da Roberto Latini e Federica Carra.
Un classico che si fa materia viva, reinterpretato con una drammaturgia poetica e visiva che trasforma la tragedia in un’indagine sui linguaggi dell’amore e del corpo. Un incontro scenico potente, che rinnova il mito con intelligenza e bellezza. Lo stagione è realizzata nell’ambito del progetto Corto Circuito con l’Officina Anacoleti.
Sabato 18 ottobre, all’Auditorium Viotti di Fontanetto Po si apre la stagione con Non ci resta che ridere scritto e interpretato da Stefano Masciarelli e Fabrizio Coniglio, con musiche dal vivo eseguite da Francesco Digilio.
Uno spettacolo brillante che unisce teatro di parola, musica e comicità. Un viaggio tra ricordi, battute e tenerezze che racconta un’Italia vissuta e osservata con affetto e ironia, capace di far ridere e commuovere allo stesso tempo.
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Redazione di Vercelli















