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PROVINCIA DI VERCELLLI - Lucedio, Colombara e Molino San Giovanni, un solo tour da non perderere, una full immersion nella storia del territorio, della risicoltura del rapporto tra fede e opere - Alle radici del monachesimo e dell'Europa - 

Si parte il 27 settembre alle ore 14,15 in Piazza Roma a Vercelli

Il Ministero della Cultura anche quest’anno tiene a battesimo le GEP (Giornate Europee del Patrimonio/European Heritage Days), l’evento culturale partecipativo più celebrato e condiviso dai cittadini europei. Calendarizzate per il 27 e 28 settembre prossimi, le GEP hanno per tema  “Architetture: l’arte di costruire”. E’ la declinazione italiana del tema europeo “Heritage and Architecture: Windows to the Past, Doors to the Future”, un invito a esplorare il ricco e variegato paesaggio architettonico che ci circonda, in occasione dei 50 anni dall’Anno Europeo del Patrimonio Architettonico del 1975.

Secondo il sito ufficiale degli European Heritage Days, il programma può vantare fino a 20 milioni di visitatori ogni anno, ed è il progetto che genera il valore più elevato, euro per euro, di qualsiasi altra attività culturale “europea”.

L’iniziativa è stata accolta con grande interesse dal presidente della Provincia di Vercelli Davide Gilardino, nell’ambito del panorama paesaggistico dell’Ecomuseo delle Terre d’Acqua. 

“Abbiamo partecipato al bando con il progetto “Architetture e paesaggi risicoli in metamorfosi: dai monasteri alle moderne strutture nei borghi delle vie d’acqua; un’altra opportunità per il nostro territorio che, dopo Risò, è pronto a farsi conoscere e scoprire con il suo straordinario patrimonio. Ricchi di storia e identità – continua il presidente Gilardino – i Borghi delle Vie d’Acqua possono diventare sempre più attrattivi”.                                                                                               

Si tratterà di una passeggiata tra storia e futuro, accompagnata da un esperto paesaggistica, l’arch. Donatella Meucci che ha all’attivo studi e ricerche in merito, alla scoperta dell’evoluzione architettonica e paesaggistica delle terre del riso, partendo dal panorama che si gode a 36 m di altezza dal campanile dell’abbazia di Lucedio (terra in cui, prima in Italia, si diffuse la risicoltura), per arrivare a Livorno Ferraris alla Tenuta Colombara, esempio di cascina a corte chiusa del Quattrocento.

Ci si spingerà in ultimo sino a Fontanetto Po, al Mulino di San Giovanni, esempio di struttura ottocentesca azionata dalla sola forza dell’acqua. 

Il percorso nell’area dell’Ecomuseo delle Terre d ‘Acqua, (istituito nel 1999 dalla Regione Piemonte e oggi il più vasto e complesso degli Ecomusei piemontesi), consentirà di capire, grazie al racconto guidato lungo tutto il percorso da esperti, l’importanza e la bellezza di un territorio che si estende nella piana tra i fiumi Sesia, Po e Dora e che caratterizzato da diverse componenti ambientali e da luoghi diversi (mulini, grange,  risaie, aree idriche e fluviali), ha saputo evolversi proprio grazie all’intervento architettonico dell’uomo che lo ha abitato e colonizzato. 

Chi vorrà partecipare alla passeggiata patrimoniale prevista dalle 14,30 alle 18,45 dovrà prenotarsi entro il 25 settembre:

qui il link per la prenotazione

Ritrovo il 27 alle ore 14,15 in piazza Roma, Vercelli (lato basilica di Sant’Andrea) per la partenza in autobus. La passeggiata è gratuita con posti limitati.

(Nell’immagine di apertura – nostro repertorio – il compendio abbaziale di Lucedio e, al centro, l’effige del Beato Oglerio come esposta presso il Santuario del Trompone di Moncrivello).

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