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Oggi, 16 luglio, impossibile rintuzzare il pensiero che quei palloncini, preparati da mani amorevoli, non suggeriscano l'idea di quella  "nuvoletta, come mano d'uomo"

MAZZE' - L'ultimo saluto a Jacopo Peretti, la speranza oltre le lacrime - Chiesa gremita, tante persone che testimoniano l'amore seminato da questo giovane nella sua pur breve vita - La comunità molto determinata a non lasciare cadere nell'oblio la sua testimonianza - Il video con i ricordi e, integrale, l'omelia del Parroco Don Alberto Carlevato -

Nel cielo corrusco di questa mattina di luglio risuona per prima la parola che ne sussume ogni altra, che rimanda alla promessa più ardita ed irrinunciabile della fede: la speranza. La speranza nella resurrezione dei morti.

Nel cielo corrusco di questa mattina di luglio risuona per prima la parola che ne sussume ogni altra, che rimanda alla promessa più ardita ed irrinunciabile della fede: la speranza.

La speranza nella resurrezione dei morti.

Nel cielo corrusco di questa mattina del 16 luglio, giorno dedicato alla Madonna del Monte Carmelo, è impossibile rintuzzare un pensiero: che quei palloncini, preparati da mani pietose ed amorevoli, per suggerire l’idea di un’ascesa verso il cielo come quella di Jacopo, siano lì ad interpellarequasi un simbolo di quella “nuvoletta, simile ad una mano d’uomo” quel segno prodigioso che dal mare si alzava verso il monte (I Re 18, 41 – 46)l’ uomo e la donna di ogni tempo, ad interpellare ciascuno di noi sulla nostra sincera e responsabile adesione alla verità cristiana, nella sua sconcertante e radicale semplicità: scegliamo gli idoli o scegliamo il Dio vero, il Dio vivo, il Signore della Storia, il Dio che è Amore?

Oggi a Mazzè è giorno di lutto cittadino, come ha disposto il Sindaco cogliendo certamente la più ampia sintonia con il sentire della gente.

Ma i volti delle tante persone che gremiscono la chiesa parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio, anche se segnati da lacrime che dicono tutto l’amore del suo paese – e dei tanti amici giunti da fuori – per Jacopo Peretti, per la sua mamma Signora Marzia, per il suo nonno Severino Grua e per i suoi familiari, quei volti non sono volti di chi sia disperato.

Sono sguardi che non hanno esiliato la speranza, che già guardano oltre la dimensione immanente, nell’attesa del nuovo e definitivo incontro.

L’idea della Speranza è subito proposta dal Parroco, Don Alberto Carlevato, già nel momento di accogliere il feretro bianco sul sagrato della chiesa e quell’idea ne permea l’omelia che – insieme ad ampi stralci della Liturgia – è ripresa integrale nel filmato che accompagna queste note.

Il video offre altresì la testimonianza di Gioele, compagno di Jacopo e del Sindaco di Mazzè, Marco Formia.

Anche il Comune di Torino, ove il giovane risiedeva ed ha concluso la propria esistenza terrena, è stato rappresentato ai massimi livelli, nella persona dell’Assessore Paolo Chiavarino.

Ora vi lasciamo con il video e la gallery, nella convinzione che i Lettori sapranno accompagnare questa lettura con la preghiera.

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