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Provincia di Vercelli, Trinese
Oggi l'ultimo saluto in San Barolomeo

TRINO - Bisogna cercare il bene in ogni cosa e, se proprio non si trova, dobbiamo costruirlo noi - L'insegnamento di Patrizia Ferrarotti destinato a restare sempre nel cuore di chi l'ha conosciuta - Una vita dedicata a seminare il bene - Oggi l'abbraccio della città dolente e riconoscente - IL VIDEO

Professionista di grande valore, già componente del Consiglio dell'Ordine degli Architetti

Accade che, quando si dice “tutta Trino”, oppure “tutta Vercelli”, si intenda rappresentare l’idea della presenza, della partecipazione di tanta gente ad un momento di vita comune.

Ma oggi, per l’ultimo saluto all’Arch. Patrizia Ferrarotti, quell’espressione vuol dire molto di più e di esigente rispetto ad un dato meramente quantitativo: “tutta Trino” vuol dire tutti i “mondi vitali” della città, ogni segmento di una società che Patrizia ha sempre sinceramente amato – riamata – e servito con dedizione ed intelligenza in tanti ambiti, da quello professionale a quello associativo, al mondo delle amicizie.

Al primo posto veniva, naturalmente, la sua splendida famiglia che (anche) oggi, pur in questa grande e severa prova, ha potuto toccare con mano come “tutta Trino” si sia stretta attorno a loro, alla mamma, al marito, ai figlioli, con una promessa veritiera e autentica: non saranno mai lasciati soli.

La lunga malattia che Patrizia ha affrontato con dignità e coraggio, senza mai perdere la fiducia nella Provvidenza, sempre misericordiosa, anche quando misteriosa, ha segnato troppo presto il limite della nostra natura umana e non c’è umana parola che possa dare ragioni, elementi utili ad una comprensione, del mistero che non può essere “contenuto”, cioè “compreso”, con le nostre misere risorse.

Aiuta a cercare il senso delle cose la Parola di Dio e la Lettura di un brano del Vangelo di San Giovanni, scelta per la Liturgia esequiale di oggi, (5,19-30).

Se è vero che è una Lettura difficile, è anche vero che, alla fine, si rivela in qualche modo nella essenza più accessibile: ”verrà l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno: quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna”.

“Tutta Trino” sa bene sin da questo momento dove stia Patrizia, mentre aspettiamo quell’ora che deve venire e quale sarà il suo posto, nella resurrezione di vita che è promessa non mendace. Il suo insegnamento, il suo lascito più autentico, del resto, è proprio rivolto alla ricerca del bene: con semplicità, ma anche con tenacia. Le testimonianze che udremo nel video, richiamano questo suo illuminante pensiero: bisogna cercare il bene in ogni cosa e, se proprio non si trova, dobbiamo costruirlo noi.

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La Liturgia di oggi, presieduta dal Parroco Don Claude Tossou ha offerto, dopo l’introito, la lettura di un messaggio indirizzato alla famiglia ed alla comunità da Mons. Stefano Bedello, Vicario Generale della Diocesi di Vercelli, che non ha potuto prendere parte alla S.Messa perché a Roma con il pellegrinaggio giubilare.

Il messaggio – letto dal Seminarista Giuseppe Partinico – è integralmente riportato nel video che abbiamo messo a repertorio anche quale modesto contributo alla memoria di una persona straordinaria.

Ancora il video offre l’omelia di Don Riccardo Leone e le testimonianze di Federico Ottavis, Gabriele Cervetta, Marco Moret.

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Non sarebbe giusto concludere senza ancora un accenno alla sfera professionale di Patrizia Ferrarotti, che è stata stimatissima Architetto, apprezzata per competenza e serietà; per due mandati componente del Consiglio dell’Ordine provinciale, anche in qualità di Tesoriere.

Per tutti i Colleghi, oggi presenti numerosissimi, la ricorda la Presidente dell’Ordine, Arch. Marina Martinotti:

Patrizia ha lasciato un segno indelebile tra gli amici ed i colleghi. Il suo carattere solare ha fatto sì che fosse apprezzata da tutti coloro che hanno potuto confrontarsi con lei.

Professionista competente, collega entusiasta e disponibile con tutti ha espresso il suo impegno a 360 gradi, non da ultimo nel campo del sociale e nel l’ attenzione verso i più fragili e gli animaili indifesi.

Sicuramente conserveremo un bel ricordo di lei e del suo sorriso che rimarrà impresso. A Dio Patty!”.