VERCELLI, CONOSCIAMO MOLTO DELL'UOMO, MA ABBIAMO BISOGNO DI CONOSCERE MEGLIO L'ESSERE UMANO - Il Convegno Neuroscienze 2019 dedicato ad Amore e cervello - Appuntamento a sabato
Dalle 9 alle 13 alla Sede di Piazza Sant'Eusebio (ex Collegio San Giuseppe) vicino al Duomo -
Pier Giorgio Fossale -
Chi ha ragione?
Ha ragione un gigante della Sociologia come
Francesco Alberoni (ma si laureò in Medicina, studiando poi Psichiatria),
che nel suo “Innamoramento e Amore” insegna come quella scintilla che scocca
altro non sia se non lo stato nascente di un movimento collettivo
composto esclusivamente da due persone–
Come se la coppia si costituisse scommettendo
sulla rivoluzione possibile (e qualche volta impossibile): una rivoluzione a
tutto campo, non solo affettiva.
Oppure ha ragione un Neuroscienziato come Antonio
Damasio, che ci parla delle emozioni come dell’ insieme dei cambiamenti
che avvengono nell’organismo, in risposta ad uno stimolo esterno” ?
Ed i sentimenti?
I sentimenti sono né più, né meno, che la
consapevolezza, da parte della corteccia cerebrale, di questi cambiamenti.
***
Sicchè non è vietato immaginare che, nella
stagnola dei baci perugina, potremmo leggere più consapevoli pillole di
sapienza sentimentale.
Qualche esempio: sotto la corteccia, c’è un’amigdala
che palpita per te.
Oppure, nei casi difficili, non si parlerà
più di cuori infranti, ma di stimoli esterni che non vanno a buon fine, pur
procurando cambiamenti magmatici nell’incompreso e non corrisposto organismo.
Pier Giorgio Fossale, Presidente dell’Ordine dei Medici di Vercelli ed organizzatore
infaticabile e sempre pronto ad esplorare nuove strade della conoscenza, quest’anno
arriva all’edizione numero sedici dei convegni sulle Neuroscienze, che hanno reso
Vercelli celebre nella comunità scientifica.
Il tema di quest’anno è avincente: “Amor,
che nella mente mi ragiona – Natura e cultura dell’amore “.
Appuntamento sabato mattina, 19 ottobre,
dalle 9 alle 13, in Piazza Sant’Eusebio (Piazza Duomo), presso l’ex San
Giuseppe, ora sede dell’Università.
L’ingresso è libero, i Relatori di alto
profilo, ma – come sempre, quando la divulgazione scientifica è accorta – i dialoghi
saranno accessibili ad un pubblico vasto: non occorrerà essere Neuroscienziati
per seguire gli interventi.