
È notizia di questi giorni
dell’ennesimo avviso da parte della commissione UE sul non rispetto delle normative vigenti, in
questo caso sulla normativa anti rumore.
Due mesi per adeguarsi, altrimenti il caso passa alla Corte di giustizia.
Mancano le mappe del rumore per 17 agglomerati e 22 strade, la Commissione Ue
ha formalmente invitato l'Italia a rispettare le disposizioni fondamentali
della direttiva sul rumore del 2002. Dato che l'Italia non ha
comunicato tutte le informazioni richieste, vista la mancanza di progressi, nel
febbraio 2016 la Commissione ha inviato una seconda lettera di costituzione in
mora. Dal momento che mancano ancora
mappe strategiche la Commissione
invia ora un parere motivato. L'Italia dispone di due mesi per rispondere,
in caso contrario, la Commissione potrà decidere di deferire il caso alla Corte
di giustizia Ue.Ebbene in questo la giunta, almeno quello che ne rimane, della
signora Forte
ha mantenuto la promessa elettorale del 2014 ovvero che avrebbe fatto asse con
il governo nazionale. Almeno i propri elettori, restiamo convinti, che
auspicassero un asse in positivo ed invece continua con il proprio operato in
negativo. Basti ricordare a riguardo che giace in consiglio comunale con voto
favorevole del consiglio stesso, una mozione per dar compimento a tale
direttiva, presentata da una lista civica (Vercelli Amica ndr), come sempre il sottoscritto
nell’auspicare onestà intellettuale dà il giusto merito alla lista civica che
ha presentato la mozione oltre cinque mesi addietro. Ebbene la giunta Forte ha
preso gli stessi tempi del governo attuale e sebbene la giunta cittadina non
avrà ripercussioni economiche nell’ignorare tale mozione non così sarà per quei
cittadini che grazie a tale lassismo amministrativo continuano a non
beneficiare degli esiti positivi che tale mozione se messa in pratica
comporterebbe.
Gian Carlo Locarni
Responsabile nazionale dipartimento ambiente Lega