Visti da VercelliOggi.it
Sono vere – a nostro modesto avviso – le due cose.
La prima: Roberto Scheda non ha una possibilità
su un miliardo di essere eletto Sindaco di Vercelli.
La seconda: però, nessuno può
mettere in discussione che abbia tutto il diritto di provarci.
Si tratta di una delle personalità più eminenti della città.
Con un cursus honorum invidiabile e sempre immacolato.
Un Professionista di talento inarrivabile.
Umanamente, una persona buona: anche questa è davvero una dote assai rara.
***
Dunque, se vuole giocarsi la partita, perché
no?!
Sarà sicuramente un Consigliere Comunale
in grado di apportare un contributo rilevante alla ricerca del bene comune.
E, magari, quando i candidati che
arriveranno al ballottaggio avranno bisogno di una mano… chissà… .
***
Il sondaggio che abbiamo pubblicato ha fatto la fine di quello che poneva in concorrenza a Maura Forte, l’ex Sindaco Andrea Corsaro.
Scheda molto avanti

Ma la competizione è stata ben poco partecipata.
Perché è chiaro che la gente abbia
voglia di cambiare.
Ma il cambiamento richiede alternative concorrenziali.
Per ora – al contrario – si va rafforzando la posizione dell’uscente, Maura
Forte.
Sempre più coesa la squadra del Primo
Cittadino.
I livorosi del Pd hanno
fatto una bella retromarcia ed ora sono pronti ad accogliere a braccia aperte quelli di CambiaVercelli, gli ex socialisti di Emanuele Caradonna, gli ex grillini di Adriano Brusco, gli ex di Mario Cometti.
Del resto, sono proprio loro, insieme
al regista della preparazione delle
liste di Maura
Forte, Carlo
Nulli Rosso, ad essere nel cuore del
Sindaco.
Che su di loro fa un affidamento totale.
***
Il mese di dicembre, del resto, negli
ultimi anni ha contato molto nei rapporti tra il Primo Cittadino ed il sanguigno esponente di CambiaVercelli.
Si parte con il dicembre 2015,
quando Emanuele Caradonna e Luigi Bobba trovarono l’intesa ed arrivò il voto di CambiaVercelli per la
cessione della maggioranza di Atena ad Iren.
Fu il momento in cui, di fatto, Donatella Capra fu messa ai margini del
gruppo.
Poi, il 6 dicembre 2016, quando
Emanuele Caradonna propone a Maura Forte, che non sapeva più a che santo
votarsi, il nome di Gianni Cau per l’Assessorato al Bilancio.
A prescindere dalla fine che abbia
fatto Cau, è quello il momento in cui si stringe l’alleanza di ferro tra l’attuale
Assessore al Personale e Decoro Urbano ed il Sindaco.
Tra l’altro, la sintonia tra Caradonna
e Nulli Rosso è sempre stata stretta, così tutto si tiene.
Il tridente è pronto: Forte – Nulli Rosso –
Caradonna, ora sono una cosa sola e c’è da
scommettere che tutto il Pd si allineerà su queste posizioni.
Alleanza baciata anche dalla sorte, anche quando ci sono apparenti rovesci politici, come quello
del 21
dicembre (sempre
dicembre) 2017.
L’anno scorso Caradonna non si presenta alla riunione del Consiglio Comunale.
Manca il numero legale per l’ennesima
volta.
E’ la goccia che fa traboccare il vaso per alcuni Consiglieri di maggioranza (Maria Pia Massa, Pier
Giorgio Comella, Donatella Capra, poi
anche Giordano Tosi e, a seguire, Teresa Marcon).
Si arriva alle dimissioni di tutto il
gruppo, sia pure “a rate”.
Ma la loro posizione intransigente è,
paradossalmente, l’ulteriore e definitiva opportunità per Caradonna, che lega
con un definitivo “nodo d’amore” politico a sé il Sindaco.
Si va avanti nonostante tutto.
E ci riescono.
***
Impossibile, dunque, che non si riproponga una squadra che negli ultimi anni ha maturato un affiatamento capace di
resistere a qualsiasi cosa, tutto sommato assecondata anche dal fatto che, in Consiglio Comunale,
nessuno ha ancora avuto la determinazione di mandarli a casa con varie, possibili,
modalità tecniche, come ad esempio le dimissioni contemporanee di almeno 17
Consiglieri, oppure il voto negativo sul Bilancio.
***
Ci sarà anche la burla di liste civiche, magari rimpinguate di seconde fila del Pd o di Penne Nere a tal
punto sazie che sarà forse difficile distinguerli dagli Amici della Panissa di Albano Vercellese, quando sono alle prese con gli assaggi.
Ma non sarà tanto questo a contare: conterà la coesione del Pd attorno a Forte,
Caradonna, Nulli Rosso.
Darà, poi, un ritorno elettorale l’attenzione a mondi giovanili come, ad esempio e da ultima,
quella nei confronti di Aftergas, il sodalizio che organizza tre serate in zona
Area24 il 22 – 25 – 28 dicembre?
Difficile dirlo.
***
Se Maura Forte siederà ancora nello studio azzurro del piano nobile di Palazzo Civico, dunque, è assai probabile (le
regole della politica conoscono poche eccezioni) che il potere reale sarà nelle mani dei due strateghi della sopravvivenza: Nulli
Rosso e Caradonna, passando dalla sopravvivenza all’espansione.
***
E’, inoltre, possibile che il gruppo, nella prossima campagna elettorale, possa avere problemi di ordine
organizzativo (e chi non li ha?), ma non di carattere economico: e
le risorse che potrebbero essere messe nella disponibilità della candidatura
giocherebbero un ulteriore ruolo importantissimo, soprattutto in tempi di
micragna generale.
***
Dall’altra parte, ancora il nulla.
Non un’ipotesi con un capo e una coda
di candidature di coalizione, non c’è l’ombra di candidati che siano in grado
di capire, interpretare e rappresentare la volontà di cambiamento che la gente
esprime.
***
Fanno ancora pre tattica quelli di SiAmoVercelli, che non svelano né il proprio posizionamento (da soli, con
questo, con quello) né il nome del candidato Sindaco che intenderebbero
proporre: forse perché ancora non l’hanno trovato.
***
Sicuro del fatto proprio, invece, Michelangelo
Catricalà, per il Movimento5Stelle.
E suo il sondaggio di questa settimana: al ballottaggio del 9 giugno 2019, meglio lui o Maura Forte?
Potrebbe leggersi come il “Sistema”
contro il popolo.
Nella metafora disneyana, Zio Paperone
e nipoti contro Paperoga.
La parola ai Lettori sulle
nostre pagine di Facebook: il gruppo
pubblico di Vercelli Oggi e la pagina
istituzionale di VercelliOggi.it.
Vinca il migliore.