sedie vuote e la minoranza insorge

(r.t.) Ore di tensione durante il consiglio comunale aperto di Moncrivello. Il giorno 8 ottobre, alle ore 10, doveva svolgersi l’ennesimo capitolo dell’intricatissimo caso Valleris. Le minoranze avevano posto all’ordine del giorno tre punti, prima che la discussione degenerasse su altre questioni, anche se inerentemente collegate. Che si facesse “finalmente” luce sulla questione, si sospendesse il ragionier Giudo Fontana dalla carica di revisore dei conti del comune in quanto socio dello studio Corsini, e“quindi in palese conflitto di interesse”, infine si ritornasse allo statuto originale della fondazione. A sorpresa il sindaco Giovanni Carlino si è presentato in consiglio da solo, con il disappunto dei consiglieri di minoranza e del piccolo pubblico raccoltosi intorno. Si sono presto levate voci di indignazione, nonostante le giustificazioni, in mano il regolamento assembleare, del sindaco. Dal gruppo Onda Nuova, Luca Lisco ha deplorato la vicenda come una palese non curanza “etico-comportamentale”, mentre Massimo Pissinis ha dato voce alla protesta del pubblico. Per quanto riguarda il caso specifico della fondazione, considerando troppo evasive le risposte del sindaco, a un certo punto il consigliere Santià Piero ha sbottato con un “ma porcamiseria perché non date una risposta!”. I moncrivellesi vogliono capire come è stata amministrata la fondazione. Il punto dolente è la mancanza di un vero e proprio bilancio pubblico. Inoltre la presunta svendita degli immobili e il “fumoso” investimento di 5 milioni di euro nella Clerical Medical of London, società di investimenti e assicurazioni, continua a scaldare gli animi. Da un estratto di bilancio risultava che al 31/12/2009 la fondazione poteva contare su circa 10 milioni di euro, di cui 9 in titoli. Battute sarcastiche invece sulla nomina vita natural durante al consiglio di amministrazione della Valleris di Curto Monge Dina, precedente sindaco e attuale vicesindaco, e del parroco Lorenzetti. A un certo punto si è chiesto, ridendo e scherzando, se anche l’attuale sindaco ne volesse seguire le orme. Il pubblico gremito in aula ha mantenuto un livello di discussine ordinato, anche se a tratti molto animato e addirittura infervorato. Molti gli applausi ai consiglieri di minoranza. La sensazione maggiore è che non si potrà fare chiarezza fino a quando non la farà la stessa Magistratura indagante. “Tanta rabbia e tanta indignazione, certo, ma sono solo chiacchiere al vento” ha laconicamente commentato un cittadino moncrivellese presente.