Veduta del paese in mattinata dalle colline di Miralta
(Raffaele Tini) Cigliano si sveglia in questo nuovo anno tutto da scoprire con qualche concittadino in più, e tanti nuovi piccoli ciglianesi. Dopo il tradizionale Te Deum in ringraziamento di quello trascorso, si guarda al futuro con ottimismo. Lavoro, politica, sviluppo sono le solite sfide di sempre.
Il paese sfiora quota 4600 abitanti, ben lontani dai diecimila e passa che si diceva avesse nell’Ottocento, prima della grande emigrazione. Per essere precisi 4759, con il gentil sesso in testa, 2388 femmine contro 2191 maschi. Rimane il dato di fatto che lentamente la bilancia cresce in favore degli arrivi che delle dipartite. Capitolo dolente quello dei morti. Almeno 66 funerali, dieci in più dell’anno scorso e solo 31 nati. Il dato negativo è compensato “dall’immigrazione”, che salva i numeri, ma non la componente tradizionale del paese. Cognomi nuovi, anche esotici. Bisogna contare la manodopera straniera che sta formando un vera e propria comunità, soprattutto oriunda dell’Europa orientale. Per il 2012, previsioni ottimistiche dopotutto.