CIGLIANO – Prima serata della Festa del Partito Democratico – Dentro ed oltre la crisi: problematiche e soluzioni per la nostra Italia
Il Partito Democratico è una grande realtà politica nel paese di Cigliano. Il Circolo locale Pd, guidato dal segretario Donatella Beltrame, insieme all’associazione dei Giovani Democratici ciglianesi, ha organizzato una due giorni di Festa, naturalmente Democratica
Il palco alle Piscine Jolly Club
(r.t.) – Il Partito Democratico è una grande realtà politica nel paese di Cigliano. Il Circolo locale Pd, guidato dal segretario Donatella Beltrame, insieme all’associazione dei Giovani Democratici ciglianesi, ha organizzato una due giorni di Festa, naturalmente Democratica, per discutere ed approfondire le grandi problematiche italiane. Conseguentemente sono state invitate sul palco delle personalità autorevoli, che sapessero sviscerare cause e motivazioni, insieme a possibili soluzioni, per uscire dal pantano in cui versa in questo momento il Paese davanti ad una numerosa assemblea. Nella prima serata apertasi alle ore 21, giovedì 30 agosto, è salito ai microfoni l’editorialista economico della Stampa Mario Deaglio, nonchèprofessore ordinario di Politica economica presso la Facoltà di Economia dell'Università di Torino, è marito dell'economista e attuale Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero. L’onorevole Luigi Bobba, nella sua introduzione, ha tenuto a sottolineare come questa crisi si sia scaricata maggiormente sulle fasce più deboli della società, sui lavoratori e sulle famiglie. Riferendosi alla “strana maggioranza” e alle problematiche inerenti la crisi economica, ha paventato il ritorno di un populismo dalle apparenti soluzioni, come quello portato avanti da Grillo o dalla Lega Nord. Richiamandosi alle parole di Papa Benedetto XVI, “ogni decisione economica ha le sue conseguenze”, ha indicato, in un futuro non troppo lontano, il programma di ricostruzione e pacificazione che il Pd vuole portare avanti. Di uguale avviso Deaglio, che nel suo discorso ha richiamato le cause vere della crisi e le sue contraddizioni. Mettendo in luce il ruolo della “finanza impazzita”, ha cercato di elencare le possibili vie da cui uscirne. Mettendo subito in chiaro che le proposte che possono sembrare più semplici in questo momento, come la vendita del patrimonio pubblico o dell’Eni, sono in realtà pericolosi volani per una “svendita” delle ultime carte in mano allo Stato e in definitiva ai cittadini. Il sindaco Giovanni Corgnati, alternando la macroeconomia fino ad allora discussa alla micro-realtà ciglianese, ha sottolineato come gli amministratori, “che ci mettono la faccia”, provino crescenti difficoltà a gestire crisi e tagli insieme. Pur portando avanti un progetto virtuoso di crescita e sviluppo (“si pensi alla centrale fotovoltaica di Cava Viazza”), anche il caso ciglianese non sfugge al vortice della crisi e delle conseguenti richieste dello Stato centrale. Sempre attento il pubblico, non solo di Cigliano, che più volte ha dimostrato la sua approvazione che di volta in volta venivano dette dal palco. Non sono comunque mancate anche domande di chiarimento e riflessione, incentrare sulle politiche di programmazione del Partito o su spinose questioni come le spese militari o delle grandi infrastrutture.