L’Associazione VercelliAmica, organizza in data
12 gennaio 2018 a Vercelli. L’incontro sul tema: “Una sfida (europea) chiamata Brexit”.
Il libro di Capezzone.
Una lettura controcorrente della Brexit e dello stato di (non) avanzamento del
processo di integrazione europea da cui emerge la distanza sempre più marcata
tra popoli ed “esperti” e tra cittadini ed establishment. E’ questo uno degli
aspetti di maggior interesse del libro dal titolo “Brexit. La sfida – Il ritorno delle nazioni
e della questione tedesca” edito da Giubilei Regnani e scritto dal
deputato di “Noi con l’Italia” Daniele Capezzone e dal giornalista di Radio
Radicale Federico
Punzi.
LA
PRESENTAZIONE
Il
libro già disponibile nelle librerie italiane, sarà presentato venerdì 12 gennaio 2018
alle ore 21,00 presso la sede dell’Associazione d’Irrigazione Ovest
Sesia in Via Duomo 2 a Vercelli.
Introduce il giornalista Stefano Pasquino, il giornalista Enrico De Maria
dialoga con l’On. Daniele Capezzone.
IL
LIBRO
Il
volume ha l’obiettivo di far emergere l’altro lato possibile del voto per la Brexit,
dopo il quale in Europa è prevalsa un’opinione ostile e di condanna delle
scelte del popolo e del governo britannico. Secondo gli autori, in troppi non
hanno voluto cogliere alcuni punti di fondo: l’insoddisfazione per un’Ue
vissuta come luogo di vincoli e di opacità burocratica, il desiderio popolare
di interloquire con un ceto politico direttamente “accountable”, a cui si possa
immediatamente chiedere conto delle scelte economiche e sull’immigrazione e la
richiesta di un’Europa che rispetti e valorizzi le diversità e non pretenda di
imporre una gabbia di omogeneità dalla Finlandia al Portogallo, contro la
storia e la geografia.
GLI
ANGLOSASSONI E GLI EUROPEI
In
sottofondo, c’è anche l’antica e mai risolta questione del contrasto tra un
mondo anglosassone storicamente capace di scommettere sulla libertà, sulla
competizione, sul confronto tra soluzioni diverse, e una consolidata tendenza
dell’Europa continentale a costruire sistemi politici ed economici
consociativi, bloccati, rigidi. A ben vedere, dunque, in palio non c’è solo il
nuovo equilibrio che si verrà a creare tra Londra e Bruxelles. Ma anche – e per
l’Italia soprattutto – la capacità di cogliere l’occasione Brexit per ridiscutere le stesse
regole europee, per costruire alleanze dinamiche e intelligenti, salvo
altrimenti accettare come destino irreversibile il predominio franco-tedesco,
con l’Italia in funzione nettamente gregaria.