Dal 2015 sono stati attivati presso l’AOU Città della
Salute e della Scienza di Torino un progetto ed un ambulatorio molto particolari
per la loro complessità e specificità: il percorso “Transitional Care” e l’ambulatorio
di Transizione delle malattie rare, che si prefiggono di assicurare
la continuità assistenziale dei pazienti affetti da patologia rara o grave
disabilità nel momento del delicato passaggio all’età adulta.
Tale ambulatorio vede personale medico,
infermieristico e sanitario molto motivato e attento ai bisogni dei loro
pazienti e delle famiglie, e rappresenta una vera unicità in quanto assicura
prestazioni ambulatoriali e sanitarie a favore di pazienti molto complessi, con
necessità multispecialistiche.
Questa straordinaria realtà inoltre attira pazienti anche
da fuori regione, a dimostrazione che la sanità piemontese è ricca di
eccellenze.
Dopo aver ricevuto, ascoltato, risposto ad alcune famiglie
e avendo contezza di precedenti interpellanze in aula, ho ritenuto in qualità
di Consigliere Regionale e Presidente della Commissione Sanità, di effettuare
una ricognizione per rendermi conto di persona e conoscere il personale.
Dopo colloquio di approfondimento con la Direzione
dell’AOU, nelle persone del Direttore Generale dr Falco e del Direttore Sanitario
dr La Valle,
posso
certificare una grande attenzione e piena conoscenza dell’importanza di tale
ambulatorio, soprattutto anche delle dinamiche di accoglienza e
degli spazi da dedicare a questi pazienti che sono certamente più complessi
rispetto ai pazienti standard, e richiedono più risorse e più tempo.
La buona notizia è che la Direzione dell’Azienda ha gia’ in
programma l’acquisizione, entro ottobre, di un nuovo medico specialista, ed
entro pochi mesi si avrà una migliore ridefinizione degli spazi ambulatoriali
quando saranno esauriti alcuni lavori in corso in un’altra ala, il tutto per
rendere sempre migliore la gestione delle attività, sia per il personale che
per i pazienti e le famiglie.
Ho successivamente incontrato anche l’Assessore alla Sanità
Luigi Icardi,
che ho trovato concorde nel mettere a punto tutte le strategie possibili per
rendere sempre più accessibile, attrattiva e valorizzata questa importantissima
attività, in un’ottica di maggiore sensibilità verso i pazienti e le loro famiglie;
anche completandone la rete di primo livello del territorio affinchè in futuro
le famiglie possano evitare lunghe trasferte per le prestazioni meno
complesse.
Prof. Alessandro Stecco
Presidente della IV Commissione
Redazione di Vercelli